Comunicato —-
Due belle pagine de “La Provincia” di ieri riportano che i lavori di ristrutturazione del “Patria” sarebbero
iniziati e che in autunno si dovrebbe passare alle gare per i lavori esterni. Il direttore Oteri ribadisce che <<
… a settembre verrà presentato il progetto pubblicamente e siamo anche aperti al confronto …>>. La
Famiglia Comasca, che del “Patria” si è sempre occupata dal 1990, accoglie con cauto ottimismo le
informazioni che la Navigazione ci fornisce. La cautela è imposta non tanto dai ritardi accumulati (il Patria è
stato portato a Tavernola 14 mesi fa) quanto dalla poca trasparenza avutasi fin ora attorno al progetto. E’
da tempo infatti che abbiamo richiesto, invano, all’Amministrazione Provinciale e al nuovo Gestore della
Navigazione Laghi, di avere lumi su intenzioni e progetti. Ricordiamo infatti che è stata proprio l’assenza
assoluta di trasparenza che ha portato ai grossi errori che hanno vanificato i 3,5 milioni di euro spesi dalla
Provincia per la ristrutturazione del 2013**. Ora, stando alle promesse di Salvini, i tempi stringono e la
fretta è una cattiva consigliera. Per le gare dell’autunno la documentazione dovrà essere approntata
nell’estate, e dunque ben prima che il “progetto” possa essere presentato al pubblico. Ancora una volta ci
troveremo di fronte al fatto compiuto.
La cosa ci preoccupa perché in ballo non c’è solo la ristrutturazione del piroscafo; c’è soprattutto quello del
suo utilizzo futuro e della valorizzazione della flotta storica, specialmente in vista del fatto che nel 2026
cadrà non solo il centenario dei nostri due piroscafi gemelli, “Patria” e “Concordia”, ma lo stesso
anniversario della nascita, due secoli fa, della navigazione a vapore del lago di Como. Questa è iniziata nel
1826 con i due piroscafi “Lario” e “Plinio”, secondi in Europa dopo il varo del “Guillaume Tell” nel 1823 sul
Lago di Ginevra; e su quel lago lo scorso anno si è celebrata la ricorrenza con la profusione di mezzi della
sua grande flotta di ben otto battelli a ruote. La lungimiranza delle classe imprenditoriale e
dell’amministrazione lombarda di allora si comprende bene se si considera che l’avvio di una impresa simile
sul Lago di Lucerna, che ora vanta una flotta di ben cinque grossi vapori a ruote, si ebbe solo nel 1837, ben
11 anni dopo la nostra.
Adesso le posizioni sono di molto rovesciate. La Svizzera vanta una flotta di battelli a vapore a ruote di
almeno 14 unità, tutte a disposizione del pubblico, molto numeroso, nei moltissimi eventi organizzati. Da
noi il turista appassionato di questo settore cercherebbe invano, sull’orario della Navigazione, i periodi di
uscita del piroscafo “Concordia”. Soltanto gli sforzi di Mario Gavazzi, il portavoce dei “Dampferfreunde” di
Lucerna che si informa continuamente presso la Navigazione, consentono da anni di far conoscere, con
qualche giorno di anticipo, gli orari di uscita agli amici che ricevono i suoi bollettini via email. E anche
queste uscite sono sporadiche, una volta alla settimana nei periodi estivi, qualche volta due se occorre
utilizzare il vecchio piroscafo per far fronte alla carenza dei mezzi di linea, sempre senza adeguato
preavviso.
Certo dobbiamo dare atto alla Navigazione di aver perfettamente conservato la motonave “Milano” e il
Piroscafo “Concordia”, gemello del “Patria”, anche se non va dimenticato che senza il forte movimento di
opinione pubblica e maestranze di cantiere, cui ha dato leadership il presidente Bordoli e la Famiglia
Comasca negli anni 1990 e seguenti, nemmeno il “Concordia” si sarebbe salvato. Detto questo, temiamo
che il “Patria”, dopo una ulteriore ristrutturazione del costo previsto di 4,5 milioni di euro, venga relegato
a dividere le poche uscite che effettua ora il “Concordia”, praticamente inaccessibile al grande pubblico e
senza alcuna speranza a di poter recuperare il grosso investimento. La flotta storica è un bene
emblematico del nostro lago e per il suo pubblico accesso e la sua salvaguardia è necessario che venga
valorizzata in un corretto piano di impiego, turistico e culturale, oltre che di puro trasporto. Continuiamo ad
attendere qualche risposta.
Il presidente Daniele Roncoroni e il referente per il Patria Prof. Ing Flaminio Borgonovo.
Como, 30 luglio, 2024.
** F. Borgonovo, << Il piroscafo “Patria”, la tecnica, la storia, la cronaca>>, ed. Famiglia Comasca, 2023.