Ringraziamenti particolari vanno a Comocomera e a Gianfranco Nitti
Piazza Volta


Recentemente la piazza è stata restaurata, un pavimento di pietra che incorpora una serie di bande luminose dirette verso il faro che domina la città, ha sostituito l’aiuola. Un nuovo pergolato delimita il parcheggio dei veicoli. Tutta la piazza è stata pedonalizzata e di ciò ne hanno approfittato bar e ristoranti per estendere i loro spazi di servizio. La gente che la anima fa sì che questa perla del centro storico risorga a nuova vita per la gioia dei cittadini e dei turisti.
Viale Giulio Cesare


Un filare di peschi ha preso il posto della linea elettrica. Svettano due grattacieli e sullo sfondo s’intravede il campanile della chiesa di San Bartolomeo. Le case a sinistra affacciano sulla via Manara e sono oggi nascoste dai nuovi condomini del viale. Infine i giardini che coprono il torrente hanno reso inutile la vecchia passerella.
Via Dottesio


Via Dottesio dopo la curva della via Dante. Il vecchio caffè esiste ancora anche se rimodernato. Sullo sfondo la nuova scuola ha preso il posto del vecchio stabilimento Rosasco.
Viale Roosevelt


L’unica casa rimasta è quella sulla sinistra dietro il ponte che, con la ricopertura del torrente ovviamente è scomparso. Nell’immagine un vecchio tram ormai scomparso, come mezzo pubblico, da oltre mezzo secolo.
Chiesa di San Rocco


Giunti alla fine della discesa da San Carpoforo verso la con valle, si scorge l’abside della chiesa di san Rocco. Nulla o quasi è cambiato, sulla destra la casa è in ristrutturazione ed un nuovo cancello ha preso il posto del vecchio.
Piazza Cavour


Una vecchia usanza riempiva di panettoni ed omaggi natalizi gli incroci cittadini, a favore dei Vigili Urbani. Al di là della retorica, il poco traffico andava d’accordo con chi lo dirigeva e tutto sommato lo stress era ancora di là da venire. I palazzi non sono cambiati, la vecchia pasticceria Monti s’è trasferita ed al suo posto è sorto un Istituto bancario. Si riconosce la vecchia decorazione che incornicia la finestra la primo piano.
Edificio Santarella


Nell’area dello stabilimento Ticosa, questo edificio raggruppava gli impianti tecnologici. È l’unica testimonianza del sito produttivo. L’edificio è stato progettato dall’Ing. Santarella, famoso (o famigerato) autore del bigino per i calcoli del cemento armato che ha aiutato tutte le generazioni degli ingegneri civili.
Scalo ferroviario a lago


I vagoni ferroviari attraversavano la strada lungolago interrompendo il traffico che ora è regolato da un semaforo. Non lasciamoci ingannare dalla foto: il traffico non è affatto diminuito, anzi.
Via Cadorna


A parte la costruzione d’angolo, facente parte dell’Istituto Caio Plinio, non è sostanzialmente cambiato nulla. Nella sede del nosocomio si è insediato il Conservatorio. Il vecchio porfido ha lasciato posto all’asfalto.
Piazzale San Rocco


Sono scomparse le rotaie del tram,in compenso è apparso un contenitore per lo smaltimento della plastica. Segno dei tempi. La prima casa a sinistra sulla curva è stata demolita per consentire l’innesto con la via Grandi.
Via Boldoni


L’attuale via Boldoni è stata allargata sulla sinistra a favore della costruzione del primo grande magazzino della Città, la Standa(ora Coin).Sulla destra resistono gli edifici di un tempo, sebbene ristrutturati.Una vecchia insegna di un albergo è stata sostituita pochi anno or sono da una più recente.Il nome dell’albergo si rifà alla leggenda che narra il passaggio delle reliquie dei Magi nel loro viaggio verso Colonia.
Piazza Giulio Cesare


Sebbene la prospettiva non sia la stessa, possiamo riconoscere profondi cambiamenti. Sulla rotnda svetta ora un pino gigante ed il campanile della chiesa di San Bartolomeo è incorniciato da due grattacieli.I giardini a copertura del torrente Cosia non vedono piu? Passare carretti trainati da cavalli ma moderne autovetture.Era meglio allora?
Piazza Verdi


Difficile il raffronto a causa della bancarella che occupa la scena. La finestrella nella porta murata però è ancora al suo posto.
Villa Salazar, Largo Spluga


La villa, che per qualche tempo fu anche sede del Collegio maschile Cazzulani, ospita oggi il centro stile Mercedes. Il traffico è notevolmente aumentato ed al posto del tram passano oggi moderni autobus. Sulla collina, al posto degli alberi, moderni condomini godono un panorama invidiabile.
Casema De Cristoforis


Il giovane pino è cresciuto ed ora riempie con la sua mole l’immagine. Resistono ancora le due case alla sinistra.
Via Bellinzona


La strada è più larga e sono scomparse le rotaie del tram, così come i pali della linea elettrica. Il prato sulla sinistra è ora il piazzale antistante la chiesa parrocchiale.
Via Piave, ponte basso delle Ferrovie Nord Milano


La strada è stata leggermente abbassata ed il ponte rialzato. Ciò permette il transito più agevole del traffico. Sulla destra il muro di cinta di un centro commerciale sostituisce quello di una vecchia stamperia. Tutta la zona ha subito un grosso sviluppo residenziale ma tutt’ora domina incontrastata la sagoma del Castello Baradello. Uno dei simboli della Città.
Via Anzani


Allora si asfaltava, oggi si costruisce. Le ultime due case della via sono le uniche testimoni del tempo.
Via Vitani


Sostanzialmente non è cambiato nulla, e non poteva essere altrimenti trattandosi di un angolo in pieno centro storico. Unico segno del tempo che passa sono le auto posteggiate che hanno mandato in pensione il vecchio carretto.
Il Transatlantico


Non è più possibile scattare la foto dalla stessa posizione a causa di un nuovo edificio. I due storici palazzi sono testimoni di un’epoca; ciò che vale non tramonta mai.
Lungo Lario Trento


Scomparsa la vecchia pavimentazione in pietra a favore dell’asfalto. Un semaforo ha preso il posto del vigile che, visto il traffico, sembra essere più in posa che al lavoro. Sulla destra il muretto dell’ingresso dell’Hotel Plinio e sopra il pergolato della vecchia gelateria Ceccato. Nella foto antica si può notare un palo della vecchia illuminazione, ora demolita. Provate ora a parcheggiare la vettura in quel modo e un vigile apparirà come quello nella foto. Ma a differenza di allora non si limiterà a dirigere il traffico.
Via Ballerini


Esiste ancora il bar sulla destra anche con nome e gestione nuova. Subito dietro le case in primo piamo, sorgeva allora il quartiere della Cortesella. Demolito durante l’epoca fascista ha lasciato posto a moderni condomini. La casa sullo sfondo è dell’epoca ed attende ancora un restauro cha la restituisca alla città.